Il 27 aprile, presso l’Auditorium ‘Biagio d’Alba’ del Ministero della Salute, presentazione della ricerca sui rischi di attacchi deliberati alla catena di produzione e distribuzione degli alimenti e sulle strategie che imprese e autorità pubbliche possono adottare per scongiurare il rischio di contaminazione
I risultati del progetto di ricerca europeo SecuFood (Security of European Food supply chain), che verranno presentati nel dettaglio il prossimo 27 aprile presso il Ministero della Salute, alla presenza del Ministro Ferruccio Fazio, hanno evidenziato i punti deboli del sistema di controllo e prevenzione da attacchi terroristici lungo i circuiti di produzione, fornitura e distribuzione degli alimenti.
Attraverso quali sostanze, in quali fasi produttive e per quali motivi la filiera alimentare può mostrarsi particolarmente fragile, è stato il tema di studio del progetto.
I dati hanno indicato che nel 58% dei casi, gli episodi di contaminazione dolosa degli alimenti avvengono a livello del consumatore, mentre nel 38% delle circostanze a essere coinvolti sono la grande distribuzione (supermercati e mercati all’ingrosso), i ristoranti, le mense e i locali pubblici. Il restante 4% delle manomissioni risulta invece causato in ambito produttivo, ad opera di personale interno “infedele” e a livello di allevamento e agricoltura.
La ricognizione di SecuFood ha fatto il punto anche sui sistemi di tutela esistenti e sulla legislazione europea in materia di prevenzione, contrasto e repressione di azioni dolose commesse ai danni della catena produttiva del cibo. Ad oggi, in Europa, la quasi totalità dei controlli nel campo alimentare è infatti orientata alla cosiddetta food safety, ovvero al contrasto delle frodi perpetrate dalle aziende allo scopo di trarre un illecito profitto. Poca attenzione è, invece, posta verso le minacce alla filiera alimentare e ai suoi operatori, soprattutto per quel che riguarda le azioni “dimostrative”, quelle tese, cioè, a creare panico, sfiducia o ad alterare le abitudini alimentari dei consumatori.
Con SecuFood si sono delineate delle linee guida per migliorare, a livello organizzativo, tecnologico e culturale, la sicurezza alimentare, attraverso l’individuazione dei metodi oggi in uso e con un’analisi volta a evidenziare l’efficacia e l’adeguatezza delle contromisure adottate. In particolare: l’istituzione di panel di discussione con industrie e pubbliche autorità per condividere le soluzioni; la creazione, da parte delle autorità europee e nazionali, di database degli eventi terroristici agroalimentari, disponibili a tutte le realtà coinvolte nel settore; il raggiungimento, a livello di unione Europea, di un accordo sui requisiti minimi di sicurezza da attacchi criminali per ogni singola fase produttiva; l’incorporazione nelle procedure dei sistemi di qualità di una sezione specifica riguardante la sicurezza alimentare contro attacchi esterni, in particolare nella fase di passaggio dei prodotti dal livello produttivo a quello della distribuzione; infine, la realizzazione di piani operativi in difesa dei prodotti alimentari mediante nuove tecnologie, soprattutto attraverso il miglioramento dei dispositivi esistenti.
SecuFood – Final Conference
Martedì, 27 aprile 2010
Ministero della Salute – Auditorium Biagio d’Alba
V.le Giorgio Ribotta, 5 – Roma