Marroni e castagne sono due frutti della stessa famiglia, molto simili e perciò si prestano a confusione e imprecisioni. Vediamo in dettaglio quali sono le caratteristiche dei marroni e delle castagne, impariamo a distinguerle e vediamo di fare un pò di chiarezza a riguardo in modo da non confonderle durante la scelta degli ingredienti per le nostre ricette.
I marroni sono prodotti dall’albero coltivato ed hanno dimensioni più gorsse rispetto alla castagna presentando una forma ovale o a cuore. Hanno la buccia generalmente più chiara e frutti interi, (non settati), con la pellicola (detta episperma) che non penetra nella polpa e che si stacca con facilità nelle operazioni di pelatura.
La maturazione dei marroni si può considerare medio-tardiva ed inizia alla fine di settembre.
I marroni sono principalmente destinati alla trasformazione industriale e al consumo fresco.
Fra le varietà più diffuse troviamo: il Marrone Fiorentino, il Marrone di Caprese Michelangelo, il Marrone di Viterbo, il Marrone di Marradi, il Marrone di Castel del Rio, il Marrone di Susa, il Marrone di S. Mauro di Saline, il Marrone di Chiusa Pesio, il Marroncino di Borgovelino, il Marrone Comballe (Francia), il Marrone Bouche Rouge (Francia), il Marrone Goujounac (Francia), il Marrone Belle Epine (Francia).
I Marroni, molto ricercati sul mercato, hanno spesso prezzi elevati.
Le castagne sono caratterizzate da una pellicola interna che penetra in profondità nell’interno della polpa, in qualche caso fino addirittura a dividerla (frutti settati) e sono di numerosissime varietà tutte derivanti dal castagno europeo molto diffuso nelle diverse zone castanicole italiane. Le castagne sono destinate principalmente al consumo fresco e alla trasformazione in castagne bianche secche e, per alcune varietà, in castagne confettate. Infine hanno prezzi sensibilmente inferiori rispetto ai marroni .
Fra le varietà più diffuse bbiamo: la Castagna della Madonna di Canale d’Alba (precoce), la Bracalla (di grosse dimensioni), il Garrone rosso (pregiata per il sapore della polpa e la pezzatura), la Pistoiese, la Reggiolana, la Castagna di Montella (ottima per le castagne secche), la N’zerta, la Riggiola e la Gabbiana.
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